Italia - Vaccini Pfizer, lo studio sull'efficacia della terza dose contro la Variante Delta

Terza dose del vaccino Pfizer, i primi studi ne confermano l'efficacia ma i dati sono ancora insufficienti

Fonte: Unsplash

Redazione 29/07/2021 09:51

Vaccini Pfizer, in arrivo oltre un milioni di dosi per l’Italia da agosto; così in una nota il Generale Figliuolo e il Ministro Roberto Speranza, parlano della campagna vaccinale che, nonostante la pausa estiva, non accenna a rallentare. L’obiettivo come tutti sappiamo è l’80% di vaccinati entro la fine di Settembre; al momento le dosi ci sono e i numeri sono buoni, vedremo se si riuscirà a mantenere la promessa in modo da arrivare all’autunno in sicurezza.
 
Intanto sono stati pubblicati i primi studi sull’efficacia del vaccino a lungo termine; secondo i dati dopo sei mesi dalla seconda cosa la protezione scende dal 96 al 83,7%; mentre resta comunque al 97% in termini di prevenzione contro le forme più acute di Covid. Ad onor del vero, questi dati arrivano da uno studio precedente al dilagare della Variante Delta, potrebbero quindi differire leggermente rispetto all’attuale situazione; la convinzione degli scienziati, però, è che l’efficacia del vaccino, nonostante una leggera flessione sia comunque garantita nel tempo. Oltretutto lo studio non tiene conto delle infezioni ASINTOMATICHE, cosa che potrebbe cambiare non di poco il risultato.
Vaccini e terza dose, come funziona?
Per quanto riguarda la terza dose, secondo l’EMA e la Food and Drug Administration, non ci sono ancora dati sufficienti per decidere o no sull’eventuale richiamo. 
 
Al momento i primi studi dimostrano che dopo una terza dose gli anticorpi sono aumentati di circa 5 volte nella fascia d’età 18-55 e di circa 11 volte in quella 65-85; nonostante i dati positivi però, non c’è ancora una decisione unanime e, anzi, si tende a procedere con estrema cautela. Forse, per la fine dell’anno, se ne saprà di più, anche in base alla situazione epidemiologica e al proliferare della Variante Delta o di altre varianti.
 
Al momento, comunque, non si esclude una terza dose inizialmente per le persone fragili come anziani, immunodepressi e chi ha malattie invalidanti. 
Intanto alcuni paesi come la Turchia, l’Indonesia e la Thailandia hanno concordato per una terza dose di Moderna e Pfizer e sembra che non seguiranno le indicazioni generali; anche da questo sarà possibile capire se una eventuale terza dose dovesse essere necessaria anche nel nostro paese.
 

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