Italia - Vaccini, la terza dose potrebbe essere delegata ai medici di base. Le parole di Speranza

L'intervista di Roberto Speranza a Che Tempo Che Fa: vaccini e ritorno alla normalità, le parole del Ministro

Fonte: Ministero della Salute

Redazione 31/05/2021 12:22

Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ospite di Fabio Fazio a “Che Tempo Che Fa” su Rai3, ha affrontato il tema delle vaccinazioni e di quello che sarà il futuro della campagna di immunizzazione.  La nuova gestione dell’epidemia, monopolizzata ormai dai vaccini, ha portato a numeri sempre più rassicuranti in termini di contagi e di morti; non sorprende quindi il Governo abbia intenzione di continuare su questa strada per riuscire a immunizzare più persone possibile prima del prossimo autunno. Al momento, sono oltre 34 milioni le dosi di vaccino somministrate nel nostro paese, andate soprattutto a persone fragili per età e patologie; secondo le stime ottimistiche del Ministro e del Commissario all’Emergenza Figliuolo con le dosi in arrivo nei prossimi mesi la campagna vaccinale dovrebbe raggiungere cifre ancora più importanti. 
 
Tra le altre ipotesi al vaglio della comunità scientifica c’è quella del terzo richiamo di vaccino che metterebbe al sicuro le persone anche dalle nuove e temute varianti. Da quello che ha detto il Ministro Speranza, sembra che questo richiamo potrebbe essere fatto con una versione “modificata” del vaccino e, probabilmente, sarà delegato ai medici di famiglia che in questi mesi sono stati in prima linea a fronteggiare l’emergenza sanitaria. Una risorsa fondamentale quella dei medici di base che in questi mesi di emergenza hanno saputo rispondere alle esigenze della popolazione andando “nel dettaglio” ed evitando in molti casi il ricovero o l’ingresso al pronto soccorso e via dicendo. Per questo, secondo il Ministro, sono una componente essenziale del sistema sanitario nazionale che deve essere sfruttata in tutte le sue potenzialità.
Vaccini per under 16 e “ritorno alla normalità”, i prossimi passi del Governo
Sempre nel corso dell’intervista il Ministro si è focalizzato sulla questione dell’inoculazione dei vaccini alle fasce d’età più giovani. A questo proposito, sembra infatti che la scelta coinvolgerà probabilmente i pediatri di libera scelta. Si attende l’ok dell’Aifa ma, con buone possibilità, nei prossimi mesi potrebbe partire un’ulteriore campagna vaccinale dedicata ai più piccoli.
 
Per quanto riguarda un ritorno alla “normalità” senza mascherine e distanziamento, Speranza è ancora piuttosto cauto, nonostante la situazione meno tesa rispetto ai mesi passati. Probabilmente, non appena le vaccinazioni supereranno il 70% della popolazione, almeno all’aperto la mascherina potrebbe essere rimossa. Per i luoghi al chiuso, almeno per i prossimi mesi, probabilmente l’obbligo di mascherina resterà in vigore, ma questo dipenderà anche da come sarà l’andamento dell’epidemia e delle vaccinazioni. Secondo il Ministro non occorre avere fretta e bisogna avere fiducia nelle istituzioni e nella scienza che stanno lavorando a ritmi serrati per cercare di dare risposte a tutte le domande dei cittadini.
 
 
 

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