La Danimarca ha preso un’importante decisione per quanto riguarda il vaccino Johnson&Johnson: sarà vietato ed escluso dall’intero programma vaccinale. Il motivo di questo intervento è connesso al pericolo di trombosi e di coaguli di sangue; a tal proposito si è espressa anche l’Autorità sanitaria danese sottolineando che per questo vaccino l’efficacia non supera il rischio di causare nei pazienti effetti collaterali anche gravi. La Danimarca aveva già vietato AstraZeneca, e oggi ha deciso di bloccare in maniera definitiva anche le somministrazioni dei vaccini della casa farmaceutica Janssen.

 

Quindi, nonostante le rassicurazioni dell'Agenzia europea del farmaco (Ema), secondo cui ci potrebbe essere un legame tra i coaguli di sangue e il vaccino Johnson&Johnson, l’Autorità sanitaria del paese europeo ha sottolineato come i benefici del farmaco non superino i rischi e, di conseguenza, non verrà utilizzato. Le vaccinazioni in Danimarca al momento vanno avanti soltanto con i due disponibili e somministrati, ossia Moderna e Pfizer.

 

In Danimarca la percentuale di popolazione che ha ricevuto almeno una dose è pari a circa il 23%, mentre gli immunizzati completi sono l’11% della popolazione. Ad oggi, però, la decisione del Governo di bloccare anche il vaccino Johnson&Johnson avrà numerose ripercussioni sull’andamento delle vaccinazioni in tutto il paese, dove si potrà verificare un brusco rallentamento.

 

Accanto alla Danimarca, invece, diverso scenario in Gran Bretagna dove prosegue la veloce corsa alle vaccinazioni anti Covid. Il Governo britannico ha come obiettivo quello di immunizzare tutti gli adulti over 18, con almeno una dose di vaccino, entro il 31 luglio.

Ad oggi l’Inghilterra ha superato il traguardo dei 50 milioni di dosi somministrate, compresi i richiami, e il premier Boris Johnson insieme al governo esultano per questo rilevante traguardo nella lotta al Coronavirus.