Sono entrate in vigore ieri, 19 giugno, le nuove regole sul telemarketing, per contrastare le chiamate in arrivo dall’estero effettuate attraverso falsi numeri fissi italiani. Si tratta della prima fase del programma messo a punto dall’Agcom per contrastare le telefonate indesiderate, che sfruttano lo “spoofing”, un metodo per falsificare il numero del chiamante, nascondendone così la vera identità. Il Codacons però ha già messo in guardia gli italiani, avvisando che anche con queste misure le telefonate commerciali continueranno a tormentarli. Se da una parte l’associazione dichiara quanto sia importante questo risultato raggiunto dopo tante richieste d’aiuto da parte dei consumatori, dall’altra parte aggiunge che “nonostante i 32 milioni di iscritti al Registro Pubblico delle Opposizioni, ogni italiano riceve in media da 5 a 8 telefonate commerciali a settimana, per un totale di circa 15 miliardi di contatti indesiderati ogni anno. Se in passato le chiamate riguardavano principalmente contratti di telefonia, luce e gas, oggi sempre più spesso si spingono verso proposte di investimenti finanziari e in bitcoin, con il rischio concreto di truffe e perdite economiche ingenti per i consumatori. Le misure introdotte da oggi, tuttavia, non metteranno fine al fenomeno: il blocco interessa solo i finti numeri fissi italiani, mentre le numerazioni mobili continueranno a raggiungere gli utenti almeno fino a novembre; resta possibile falsificare numerazioni chiamando dall'Italia, e nessuna barriera viene posta alle chiamate provenienti da prefissi stranieri”. Dalla giornata di ieri sono state bloccate tutte le chiamate internazionali che simulano un numero fisso italiano, come 02 per Milano o 06 per Roma. Il secondo passaggio seguirà il prossimo 19 novembre, quando scatterà invece il blocco anche per le chiamate con numeri mobili italiani falsi, come ad esempio i finti numeri di cellulare che iniziano per 335/337/347/351. Tutto ciò, come avverte il Codacons, non fermerà i call center illegali, esperti di tecnologie sofisticate, nel cercare di aggirare i divieti. “Questo fenomeno, ormai, rappresenta una vera e propria molestia ai danni dei cittadini che non solo provoca stress, ma porta un numero crescente di utenti a non rispondere più al telefono quando sullo schermo appare un numero sconosciuto, col rischio di perdere anche telefonate importanti”, conclude l’associazione.