Italia - Tiziano Ferro: «Il divorzio mi costringe in California»

«Hanno paura che possa diventare un criminale»

Fonte: Facebook

Redazione 26/10/2023 16:44

Tiziano Ferro è stato ospite al programma radiofonico Happy Family di Radio 2. Una trasmissione condotta da Ema Stokholma e dai Gemelli di Guidonia. Il cantante ha parlato della sua vita: dal divorzio ai figli, passando per la California, il libro e la musica.
 
La separazione dal marito
Il cantante di Latina ha raccontato il momento che ha vissuto, e sta vivendo, in seguito al divorzio. «Sto bene, sto affrontando un divorzio che per motivi legali mi costringe in California, non posso lasciarla, hanno paura che io diventi un criminale internazionale e quindi sto qui. La prendo a ridere. La mia giornata? Ho due bimbi piccoli, sto dalla mattina alla sera con loro, cucino, gioco, conosco tantissime canzoncine nuove. Con i due bimbi quando arrivi alle sette e mezza di sera ti sembra quasi mezzanotte, sei già morto».
 
Un momento complicato
Infatti, Tiziano Ferro non ha nascosto di vivere un periodo difficile. Però, ha voluto rassicurare tutti. «Io non mi siedo nell'autocommiserazione, la trovo una cosa noiosissima, andrà bene, sarà un periodo bello, ogni curva a gomito ti porta nel posto successivo della tua vita in cui starai meglio e starai bene. Adesso è così, è un periodo di curva a gomito con strapiombo, ma sto aspettando la prossima cosa bella».
 
Il suo lavoro
L'artista di Latina, poi, ha parlato del suo ultimo libro (La felicità del principio) facendo, anche, la differenza con la musica. «L'ho scritto durante un periodo di insonnia. La condivisione della canzone è più immediata la sentono in radio, poi vai a fare un concerto e scopri che diventa parte della storia di tutti quelli che sono lì. Con il libro invece sta succedendo una cosa molto divertente, ognuno crea un finale diverso».
 
Nessun continuo forse un film
«Tutti aspettano un secondo capitolo fatto di una convinzione solo loro, ed è bellissimo». Spiega Tiziano Ferro. «Mi piacerebbe fare un film, quello sì. Ci tenevo a dare la possibilità al lettore di aprire un po' la mente e di non vederci un'autobiografia, perché non lo è. Angelo, il protagonista, fugge dai suoi problemi, cosa che io assolutamente non ho fatto».
   

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