Italia - Strage Stresa-Mottarone, Eitan lascia la terapia intensiva

Buone notizie per il piccolo Eitan, l'unico sopravvissuto della strage di Stresa-Mottarone, che lascia la terapia intensiva

Fonte: Unsplash

Redazione 01/06/2021 11:10

Il piccolo Eitan sta meglio e potrà finalmente lasciare il reparto di rianimazione dell’Ospedale di Torino. Notizie incoraggianti che fanno ben sperare in una vicenda che resterà nella storia come uno dei disastri più sanguinosi di sempre che è costato la vita a 14 persone. 
Dopo diversi giorni dalla tragedia che ha ucciso tutta la sua famiglia, finalmente ci sono buone notizie per il bambino che non sarebbe più in pericolo di vita e starebbe gradualmente migliorando. Adesso però arriva la parte più difficile della lunga riabilitazione: quella che spetta al team di psicologi e alla famiglia del bambino, che cercheranno di fare il loro meglio per spiegargli cosa è accaduto circa due settimane fa. E così, senza volerlo, il piccolo Eitan diventa un simbolo di speranza. Un simbolo che forse in mezzo a questa tragedia possa esserci almeno un lieto fine; anche se di quelli decisamente amari.
Il futuro di Eitan e la fine delle indagini
Accanto a Eitan la zia, che da quando uscirà dall’ospedale si prenderà cura di lui e lo aiuterà nel lungo percorso che, si spera, lo farà tornare a una vita normale. E normale è un termine difficile in questi casi, perché il bambino ha dovuto passarne tante e non solo a livello medico. La famiglia comunque chiede giustizia e verità su quanto accaduto, soprattutto per il piccolo da oggi dovrà ricominciare da capo con una nuova vita che lo ha privato di tutte le certezze e dell’affetto dei suoi cari. E la zia del piccolo pensa anche alle persone scomparse e chiede giustizia; in una nota si dice rammaricata del fatto che gli indagati siano potuti andare ai domiciliari nonostante tutto. Ma ha anche fiducia che le indagini e le istituzioni facciano il proprio corso e riescano finalmente a fare luce su una tragedia che, forse, poteva essere evitata.
 
E le indagini continueranno anche nelle prossime settimane, così come continuerà la lotta di Eitan e di sua zia per tornare a una vita “normale” nella speranza che venga fatta giustizia per quanto accaduto. Così almeno sperano anche gli altri familiari delle altre vittime che per una tragica casualità sono stati privati dell’affetto dei propri cari in quello che doveva essere un momento di gioia e di ripartenza dopo i mesi di pandemia.
 

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