Italia - Si guasta l’iPhone e i tecnici pubblicano le sue foto intime online: Apple la risarcisce

Risarcimento multi-milionario per la donna che aveva inviato lo smartphone in assistenza: licenziati due impiegati della Pegatron a cui Cupertino si affidava

Redazione 09/06/2021 10:35

Apple ha dovuto risarcire per milioni di dollari una donna che aveva portato il suo iphone in assistenza e le cui foto intime erano state diffuse online da due impiegati addetti alla riparazione. Il fatto risale al 2016 e a raccontarlo è il The Telegraph.
 
La storia
Tra le priorità dell’azienda di Cupertino c’è il tema della privacy, ma negli anni scorsi non sempre è stato così. Emblematica, infatti, è la storia in cui è rimasta coinvolta la donna inglese costretta a chiedere un risarcimento. Ma quale è stato l’iter che ha portato la vicenda in tribunale? Nel 2016 la signora aveva inviato il suo smartphone in assistenza per un guasto, ma i tecnici avevano pubblicato dal profilo Facebook della donna sue foto intime trovate nella memoria del cellulare. I legali della vittima hanno quindi minacciato di sporgere querela per violazione della privacy e danni emotivi e la faccenda si è risolta con un mega risarcimento "multi-milionario", così come lo ha definito il quotidiano britannico. 
 
Il risarcimento
A risarcire la donna è stata la Apple che in seguito si è fatta rimborsare dall'azienda cinese Pegatron, a cui la casa di Cupertino si è affidata per anni per le forniture e le riparazioni dei dispositivi. Pegatron, dopo un’indagine interna, ha poi licenziato i due impiegati e risarcito Apple della cifra milionaria. 
Dal canto suo, l’azienda fondata da Steve Jobs aveva chiesto riservatezza sul caso, di qui la vicenda venuta alla luce solo ora. È accaduto, infatti, che la cinese Pegatron ha avviato un procedimento nei confronti della sua compagnia di assicurazione ed Apple compariva come cliente del gruppo cinese. Una volta confermati i fatti, l’azienda di Cupertino ha precisato che dal 2016 ha rafforzato le sue politiche sulla privacy sia all'interno dei dispositivi, sia verso quelle società a cui i colossi della tecnologia si affidano per l’assistenza e la riparazione.
 

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