Italia - Ryanair: multa di 4,2 milioni per cancellazione voli mai rimborsati

L’Antitrust multa Ryanair per non aver effettuato il rimborso dei biglietti dei voli cancellati, a causa della pandemia da Coronavirus. Multate anche EasyJet e Volotea; tra le accuse anche l’aver effettuato pubblicità ingannevole.

Redazione 25/05/2021 14:47

La compagnia aerea low cost, Ryanair, è stata multata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per pratiche commerciali scorrette.
La multa ammonta a 4,2 milioni e il motivo è che la compagnia aerea non ha rimborsato i consumatori del costo dei biglietti per i voli cancellati a causa dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19.
 
Di operazioni scorrette, sono state accusate insieme a Ryanair anche EasyJet e Volotea, che dovranno pagare una multa rispettivamente di 2,8 milioni e 1,4 milioni.Secondo l’Antitrust, le tre compagnie di trasporti avrebbero avuto comportamenti scorretti e ingannevoli nei riguardi dei consumatori; sono state effettuate diverse cancellazioni di voli già prenotati e programmati, senza però offrire un rimborso ai clienti, ai quali è stato rilasciato un voucher. Ma non è tutto, perché secondo le autorità le tre compagnie avrebbero anche fornito informazioni ingannevoli riguardo ai diritti dei consumatori, ostacolando e ritardando la richiesta di rimborso; tanto che, i clienti si sono trovati “costretti” ad accettare i voucher.
 
Inoltre, l’Antitrust ha segnalato altri comportamenti non idonei e legali, infatti, i consumatori una volta ottenuto il voucher messo a disposizione,  si sono trovati costretti a contattare un numero telefonico a pagamento come unico modo per riuscire a usufruire del tagliando.
 
Il caso Ryanair
La multa emessa dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nei confronti di Ryanair, oltre che per il mancato rimborso del costo dei biglietti dei voli cancellati, è legata anche a un altro episodio riguardante una campagna pubblicitaria. La compagnia aerea è stata accusata di pubblicità ingannevole ai danni del consumatore, per aver pubblicizzato false informazioni, secondo cui da giugno scorso era possibile cambiare il volo gratis e senza costi aggiuntivi. Notizie non veritiere, perché secondo l'Antitrust la società irlandese applicava sul nuovo volo tariffe molto più alte e, in più, era prevista una penale se il cambio di volo avveniva nei 7 giorni precedenti alla partenza.

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