Italia - Royal Family e razzismo, è di nuovo bufera sulla Regina Elisabetta

Buckingham Palace, da un dossier pubblicato dal The Guardian emerge che la sovrana avrebbe aggirato per anni le leggi antirazzismo

Fonte: Instagram

Redazione 03/06/2021 11:06

Torna l’ombra del razzismo a Buckingham Palace ed è bufera. Il quotidiano inglese The Guardian ha pubblicato dei dossier provenienti da Archivi nazionali degli anni Sessanta, dai quali emerge che alle "persone di colore o straniere" è fatto impedimento "ricoprire ruoli d’ufficio" mentre tali candidature sono "ben accette nelle mansioni domestiche". Si tratta di documenti ufficiali che gettano nuova luce sulle accuse di razzismo rivolte alla Corte dei Windsor. "Prove" che smentirebbero quanto affermato dal principe William al fratello Harry e la moglie Meghan Markle nei mesi scorsi: "La Royal family non è razzista", erano state le parole del primogenito di Lady Diana
 
Tensione a Buckingham Palace
La notizia arriva nel giorno in cui la regina Elisabetta ha dato l’annuncio delle celebrazioni per il suo giubileo di platino: nel 2022, infatti, Sua Maestà festeggerà 70 anni di regno. Sarà una grande festa pubblica nel Regno Unito dopo due anni di stop a causa della pandemia. 
 
A far scoppiare il caso a marzo erano state le dichiarazioni di Harry e Meghan rilasciate durante un’intervista a Oprah Winfrey: i due si erano detti indignati in merito al dibattito che c’era stato nella Royal Family sul "colore della pelle" del figlio Archie "prima che nascesse poiché c’era preoccupazione sull’impatto che questo avrebbe avuto sulla monarchia". 
 
I documenti citati dal The Guardian
Nell’articolo firmato dai giornalisti David Pegg e Rob Evans, che hanno riportato il contenuto dei dossier, emerge che nel 1968 il capo del settore Finanza della sovrana informò i funzionari pubblici che "non era uso nominare immigrati non bianchi o stranieri" per ricoprire quei ruoli, nonostante fosse loro consentito di lavorare come inservienti.
 
In base all’inchiesta del quotidiano, ad oggi ancora sarebbero in vigore delle clausole "ambigue" che permettono alla Regina di eludere le leggi contro la discriminazione razziale e sessuale. Anche se registri di Buckingham Palace risalenti agli anni Novanta - gli unici sul "caso" - dimostrerebbero che persone di colore erano state assunte per quei ruoli. 

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