Italia - NEET e donne: nuove opportunità mirano a cambiare il volto del mercato del lavoro

I bandi “Futura+” e “Onlife+” cercano di contrastare quelle che sono le principali disuguaglianze sociali, rafforzando le competenze digitali delle persone interessate

Monica Martini 15/10/2025 11:29

Negli ultimi giorni, con la pubblicazione dei bandi “Futura+” e “Onlife+”, il Fondo per la Repubblica Digitale ha dato il via a una nuova fase del suo programma di interventi a favore dell’inclusione professionale di giovani NEET (Not engaged in Education, Employment or Training) e delle donne. Queste iniziative cercano di contrastare quelle che sono le principali disuguaglianze sociali e culturali, garantendo migliori opportunità e condizioni di inserimento e permanenza nel mondo del lavoro. Nel dettaglio, il Fondo per la Repubblica Digitale ha donato 20 milioni di euro per “Onlife+” e 15 milioni per “Futura+”, pensando a queste iniziative come scale‑up di bandi già realizzati, che offrono nuove opportunità agli stakeholder interessati. Nel dettaglio, l’obiettivo è quello di sostenere progetti di formazione validi e innovativi per dare un aiuto diretto ai NEET e sostenere le donne che, nonostante ricoprano il 60% delle persone laureate, continuano a vivere una situazione di forte svantaggio. “Onlife+”, rivolto ai giovani NEET tra i 15 e i 34 anni, cerca di aumentare le competenze digitali e favorire un percorso stabile di inserimento lavorativo, intervenendo su una fascia giovanile particolarmente vulnerabile, in cui spesso mancano opportunità formative e occupazionali. Il bando “Futura+” mira a selezionare progetti innovativi di formazione per potenziare sempre le competenze digitali delle donne occupate o non tra i 18 e i 67 anni, favorendone l’inserimento, la permanenza e la riqualificazione professionale, e di conseguenza l’inclusione sociale. Le candidature potranno essere presentate entro le ore 11 del 18 dicembre. I progetti ammessi dovranno dimostrare carattere innovativo e attitudini concrete a generare impatto occupazionale. Tra incentivi e prevenzione, i bandi rappresentano un approccio attivo e tempestivo, in quanto possono fornire strumenti concreti per migliorare le competenze digitali, promuovere l’occupazione e sostenere chi è fuori dai circuiti formativi o lavorativi. Tuttavia questi interventi da soli non bastano se non sono accompagnati da politiche strutturali che riducano le disuguaglianze di partenza, come proposte di supporto educativo, di investimenti e di orientamento precoce, destinate a famiglie dotate di minori risorse culturali.

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