Italia - Maltempo: dopo la siccità, sotto la neve il pane

L’arrivo di pioggia e neve è una boccata di ossigeno per battere la siccità al nord in terreni, fiumi e laghi dopo l’assenza di precipitazioni significative che in molte aree mancano dall’inizio dell’inverno

24/01/2019 10:25

 
L’arrivo del maltempo con pioggia e neve è una boccata di ossigeno per battere la siccità al nord in terreni, fiumi e laghi dopo l’assenza di precipitazioni significative che in molte aree mancano dall’inizio dell’inverno. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’arrivo delle nuova perturbazione che colpisce la Penisola con nevicate diffuse. L’acqua – sottolinea la Coldiretti – è necessaria a creare le riserve idriche per i prossimi mesi ed anche per scongiurare gli incendi invernali anomali.
 
Un antico proverbio contadino dice che “sotto la neve c’è il pane” per rimarcare l’importanza di nevicate che coprano i terreni e le semine con una coltre protettive contro i grandi geli dell’inverno, ma la mancanza di precipitazioni – precisa la Coldiretti – rischia di compromettere in futuro colture come il grano e il mais che è alla base dell’alimentazione nelle stalle della Penisola. A preoccupare è il brusco abbassamento delle temperature con il gelo che – continua la Coldiretti – mette a rischio i raccolti di verdure e ortaggi dopo le gravi perdite subite dall’inizio dell’anno che hanno ridotto le disponibilità sui mercati.
 
Nelle campagne – sottolinea la Coldiretti – le temperature sotto lo zero danneggiano le coltivazioni invernali come carciofi, finocchi, sedano, prezzemolo, cavoli, verze, cicorie e broccoli, ma lo sbalzo termico improvviso ha inevitabilmente un impatto anche sull’aumento dei costi di riscaldamento delle produzioni in serra. Nei campi – continua la Coldiretti – è corsa contro il tempo per raccogliere le produzioni prima dell’arrivo del gelo dopo un 2018 che ha provocato danni all’agricoltura italiana stimati in circa 1,5 miliardi. L’ondata di freddo in questo inizio d’anno – conclude la Coldiretti – sta riducendo l’offerta nazionale di ortaggi ma le difficoltà riguardano anche il resto dell’Europa e del bacino del Mediterraneo con conseguenti tensioni sui prezzi nel carrello della spesa.

c.s.

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