Italia - Maltempo, con piena Po danni oltre il miliardo

Al ponte della Becca (Pavia) il fiume più lungo d'Italia ha raggiunto il livello di 4,5 metri sopra lo zero idrometrico

09/11/2018 15:14

Sale ad oltre il miliardo il conto dei danni all’agricoltura con le coltivazioni finite sott’acqua per effetto delle esondazioni dei corsi d’acqua con l’ondata di piena del Po che ha raggiunto il livello di 4,5 metri sopra lo zero idrometrico per effetto delle intense precipitazioni che hanno accompagnato la nuova ondata di maltempo. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti nella mattina del 8 novembre al Ponte della Becca (Pavia) dove il livello del grande fiume non è mai stato così alto dal 2011 nello stesso periodo.
 
La situazione del principale fiume italiano è significativa – sottolinea la Coldiretti – delle difficoltà in cui si trovano anche i corsi d’acqua minori con l’allagamento delle aree coltivate circostanti anche per l’impatto devastante dalla proliferazione senza controllo delle nutrie particolarmente dannose perché indeboliscono canali ed argini scavando lunghe ed ampie gallerie per fare le tane. A gonfiarsi sono anche i grandi laghi – continua la Coldiretti – con l’allarme rosso per il livello del Maggiore che è vicino al massimo storico del periodo ed è già al 152% di riempimento mentre il Garda è al 108% di riempimento.
 
Nubifragi, raffiche di vento, esondazioni, trombe d’aria e grandinate hanno colpito pesantemente l’agricoltura con danni – sottolinea la Coldiretti – con ulivi secolari sradicati, boschi decimati, coltivazioni distrutte, semine perdute, campi allagati, muri crollati, serre distrutte, stalle ed edifici rurali scoperchiati, ma anche problemi alla viabilità provocati da frane e smottamenti secondo un primo bilancio della Coldiretti che ha attivato una task force sull’emergenza per i danni nelle campagne e nei boschi con le conseguenze sull’ambiente, sull’economia, sull’occupazione e sui consumi ma anche per le richieste di intervento per affrontare le difficoltà immediate e pianificare il futuro.
 
“Lo stanziamento del Consiglio dei Ministri è un primo passo per affrontare l’emergenza” ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini in riferimento alle decisioni dell’Esecutivo guidato da Giuseppe Conte nel sottolineare l’importanza di “coinvolgere l’Unione Europea per adeguare gli stanziamenti alle necessità".

c.s.

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