Italia - Incidente Zanardi, il gip archivia il caso: il camionista non aveva colpe

La decisione, arrivata dopo l'esito di due perizie, trova l'opposizione della famiglia dell'ex pilota di Formula1

Fonte: Instagram

Redazione 23/07/2021 12:46

A un anno dal grave incidente in cui è rimasto coinvolto Alex Zanardi, arriva la decisione del gip di Siena che ha disposto l'archiviazione delle indagini per il sinistro: il camionista non aveva colpe. Era il 19 giugno del 2020 quando il campione rimase gravemente ferito nella staffetta di beneficenza in provincia di Siena. Come riporta La Nazione, all'archiviazione si è opposta la famiglia di Zanardi. Il conducente del camion contro cui andò a sbattere l'ex campione di F1 era l'unico indagato nelle indagini coordinate dalla Procura di Siena. 
 
L'incidente di Zanardi
Il 19 giugno 2020 l'ex pilota di Formula1 durante la sua corsa si schianta con la sua handbike contro un camion che proveniva in direzione opposta lungo la strada provinciale 146 tra San Qurico d'Orcia e Pienza, in provincia di Siena.
 
Le due perizie sul sinistro
Sono due le perizie depositate nella cancelleria della Procura della Repubblica di Siena: i due periti hanno evidenziato che il tir viaggiava ad una velocità di 38 km all'ora, mentre il velocipede con a bordo Zanardi, dove non sono stati riscontrati guasti meccanici, correva a 50 km orari, al di sotto del limite di velocità massima consentita in quel tratto. Per il professore Mattia Strangi, esperto di ricostruzione degli incidenti stradali all'Università di Bologna, il campione quando vide il camion provenire dalla direzione opposta avrebbe tentato di girare verso destra ma la manovra avrebbe poi determinato il ribaltamento del mezzo. Zanardi quindi cadde e finì nella corsia opposta battendo violentemente la testa contro il cerchione anteriore del tir. 
 
La perizia richiesta dalla famiglia Zanardi
Da una terza perizia depositata in Procura dalla famiglia di Zanardi emerge invece un'altra verità: i familiari del campione hanno nominato un loro perito, l'ingegnere Giorgio Cavallin di Padova. Per l'esperto sarebbe stata determinante una presunta invasione della corsia da parte dell'autotreno.
 

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