Italia - Green Pass, proteste e fiaccolate in tutta Italia: c'era anche la Lega

Grande partecipazione a Roma con le associazioni dei ristoratori che hanno esposto cartelli contro la certificazione vaccinale

Fonte: Facebook

Redazione 29/07/2021 09:40

Milano, Torino, Roma, Bologna Padova, Trento, Palermo. Sono le principali città dove è andata in scena la protesta contro il Green Pass obbiligatorio. In 12 città italiane le fiaccolate serali sono state organizzate online per dire No alla norma che dal 6 agosto prossimo vieta l'accesso ai non vaccinati ad una serie di attività. 
 
A Roma grande partecipazione
Nella Capitale ieri sera circa mille persone hanno protestato con cartelli e striscioni al fianco dei ristoratori del movimento IoApro. "Green pass misura dittatoriale" oppure "Noi siamo gli yes freedom", le scritte comparse sui cartelli di protesta ad opera del "Comitato libera scelta", onlus composta da "liberi cittadini". All'evento di Roma, in piazza del Popolo, hanno annunciato la loro presenza anche alcuni parlamentari via web. Tra questi, i leghisti  Borghi, Pillon, Bagnai, Siri, l'ex M5S Paragone e Vittorio Sgarbi. Anche se in mattinata la Lega ha fatto sapere di prendere le distanze dalla manifestazione.
 
Alla protesta di Roma contro la certificazione vaccinale risuonavano le parole "libertà" e "giù le mani dai bambini". "Io non lo faccio perché ho paura del vaccino. Non abbiamo nessuno certezza che il vaccino sia stato testato - ha detto Sgarbi - Io non voglio il vaccino, saranno fatti miei".
 
Presidi a Milano e Torino
A Milano alcuni cittadini si sono riuniti in presidio in piazza della Scala. Davanti a Palazzo Marino i comitati hanno atteso la sera al grido di "libertà dai vaccini" e "giù le mani dai bambini". Tra i cartelli esposti anche bandiere tricolori e una gigantografia del medico a cui si deve lo studio della terapia al plasma iperimmune, Giuseppe De Donno. "E' pericoloso fare la vaccinazione di massa a tutti - dice un manifestante - Gli italiani si stanno vaccinando solo per non avere rotture". E ancora: "Il green pass è una cosa nazista, e il parallelo non è assolutamente esagerato. È criminale che i governanti incitino alla violenza e alla divisione. Quando tra una settimana qualcuno spaccherà una vetrina perché non fanno entrare chi non ha il green pass, non saremo noi".

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