Italia - Green pass nei ristoranti: quando può essere richiesta la carta d'identità

E' uscita una circolare del Viminale che chiarisce quando, gestori di bar e ristoranti, possono chiedere il documento d'identità a chi è già munito di green pass

Redazione 11/08/2021 11:14

Sull'argomento del "green pass" nei ristoranti, continuano a susseguirsi interventi istituzionali e opinioni popolari. Nei giorni scorsi, per esempio, la ministra dell'interno Luciana Lamorgese aveva chiarito che una circolare avrebbe corretto la parte del decreto sulle misure di sicurezza anti-covid del luglio scorso che affida ai ristoratori il compito di verifica del codice QR del green pass e il controllo documenti.  Tali soggetti infatti non sono dotati dei poteri di pubblici ufficiali addetti a pubblico servizio e quindi non sono legittimati al controllo dei documenti personali e di identità dei cittadini. Vediamo cosa ha chiarito al riguardo, una recente circolare del Viminale.
Chi può chiedere i documenti in bar e ristoranti
Sia il Garante della Privacy che il Viminale hanno cercato di contribuire alla risoluzione di questo "nodo". Ed invero, "le figure autorizzate alla verifica dell'identità personale sono quelle indicate nell'art. 13 del d.p.C.M. 17 giugno 2021 con le modalità in esso indicate, salvo ulteriori modifiche che dovessero sopravvenire". Questo è quanto precisa il Garante per la Privacy, in risposta ad un quesito rivoltogli dall'Autorità della Regione Piemonte sull'attività di verifica e di identificazione degli avventori di ristoranti e bar. Tra i soggetti elencati dal Dpcm (autorizzati al controllo) ci sono anche "i titolari delle strutture ricettive e dei pubblici esercizi", le persone che rivestono queste cariche, secondo l'attuale normativa, possono richiedere l'esibizione di un documento di identità agli intestatari della certificazione verde. 
La circolare del Viminale
Le modalità di controllo di green pass e documenti sopra descritte, stanno facendo discutere e non poco. Solo due giorni fa, la ministra dell'Interno Lamorgese aveva chiarito che i titolari di bar, ristoranti ed altri esercizi pubblici sono tenuti al controllo del certificato verde dei clienti, ma non possono chiedere loro la carta d'identità e saranno supportati in questo compito da agenti della polizia amministrativa. In tal senso e per la disciplina di questo aspetto, il ministro dell'Interno annunciava l'arrivo di una circolare ministeriale. La circolare è arrivata la sera del 10 agosto c.a. e in essa si precisa che: " Riguardo al possesso delle certificazioni verdi e al loro utilizzo, occorre precisare che le vigenti disposizioni individuano due diverse successive fasi. La prima consiste nella verifica del possesso della certificazione verde da parte di soggetti che intendono accedere alle attività per le quali essa è prescritta....La seconda fase consiste nella dimostrazione da parte del soggetto intestatario della certificazione verde, della propria identità personale mediante l'esibizione di un documento d'identità".
 
Tale seconda fase è mirata a contrastare l'elusione delle norme sul green pass, e i gestori di bar e ristoranti potranno chiedere la carta d'identità al cliente se e solo se si ravvisino sospetti e manifeste incongruenze tra i dati anagrafici contenuti nella certificazione e l'aspetto apparante del cliente
 

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