Italia - Fisco, dal 6 settembre si riparte con le cartelle esattoriali

L'Agenzia delle Entrate e il saldo delle cartelle esattoriali dell'Era Covid. Un graduale ritorno alla "normalità"

Fonte: Unsplash

Redazione 07/09/2021 09:49

Da settembre 2021 riprendono le notifiche di cartelle e avvisi, oltre che le procedure ordinarie di riscossione, incluse quelle legate alla Pubblica Amministrazione.
 
Da questo mese, dunque, occorrerà pagare tutte le cartelle e rate sospese, con il 6 settembre ultima occasione per la rata di maggio 2020 della rottamazione ter. Stesso discorso per i pagamenti e le rateizzazioni degli importi scaduti e sospesi durante lo stop del Covid. Nelle prossime settimane l’Agenzia Entrate Riscossione fornirà il calendario delle prossime scadenze.
Agenzia delle Entrate, ritorno alla “normalità”
Riprende, ovviamente, anche in questi giorni il pagamento di cartelle e avvisi scaduti prima dlel’8 margo 2020 (o per i comuni in zona rossa 21 febbraio). Bisognerà quindi saldare tempestivamente le somme dovute o richiedere la rateizzazione nei tempi previsti per evitare sanzioni e procedure di recupero.
 
Per le cartelle in scadenza dall’8 marzo 2020 (o per i comuni in zona rossa 21 febbraio) al 31 agosto 2021 il pagamento dovrà essere effettuato non oltre il 30 settembre 2021.
 
Per le rate in scadenza dall’8 marzo 2020 (o per i comuni in zona rossa 21 febbraio) al 31 agosto 2021 il pagamento dovrà essere effettuato entro il 30 settembre 2021, con il versamento di un numero di rate sufficiente per evitarne la decadenza.
 
Le rate con scadenza oltre il 31 agosto 2021 mantengono inalterata la data di pagamento. Le persone che non possono pagare in un’unica soluzione possono chiedere la rateizzazione e avvalersi degli incentivi e delle agevolazioni introdotte dal Decreto Ristori, valide fino al 31 dicembre 2021.
Insomma a partire da questo mese tutto sembra tornare alla normalità per “gli affari” dell’Agenzia delle Entrate che mantiene in vigore fino al 31 dicembre 2021 alcune delle agevolazioni, ma punta a normalizzazione dei pagamenti entro la fine dell’anno che, chiaramente, coincide con la fine dell’emergenza sanitaria.
 

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