Italia - Emergenza temperature calde: adottate ordinanze per la tutela dei lavoratori

Dalle 12.30 alle 16 nei giorni classificati come ad “alto rischio termico” verranno ora sospese le attività nei settori agricolo, edilizio e delle cave

Monica Martini 02/07/2025 10:29

Nelle ultime settimane l’Italia si è ritrovata ad affrontare un’ondata di caldo senza precedenti, con temperature che non scelgono al di sotto dei 36 gradi centigradi e che raggiugono picchi di 40 gradi. Sono ora in aumento le Regioni che, per affrontare la difficile situazione, hanno deciso di adottare ordinanze anti-caldo; si tratta di provvedimenti che limitano il lavoro all’aperto durante le ore più critiche della giornata. Queste decisione sono state prese per proteggere soprattutto i lavoratori dei settori agricolo, edilizio e delle cave, che rischiano tutti i giorni di infortunarsi e essere vittime di malori durante ondate di calore. A differenza di Paesi come Spagna e Grecia, che hanno introdotto divieti nazionali per il lavoro all’aperto nei periodi di caldo intenso a livello nazionale, la penisola italiana si dimostra ancora una volta frammentata nell’intervenire con una strategia coordinata a livello nazionale. Le ordinanze, pur presentando lievi differenze le une tra le altre, ad esempio nel periodo e nell’ambito di applicazione, in generale prevedono il divieto del lavoro all’aperto dalle 12.30 alle 16 nei giorni classificati come ad “alto rischio termico”. In Lombardia sono state sospese le attività lavorative nelle aree edili, cave, aziende agricole e florovivaistiche, dopo aver modificato la propria posizione, inizialmente restia, dopo una serie di incontri con le organizzazioni sindacali. L’Emilia-Romagna ha esteso le misure protettive anche ai lavoratori impiegati sui piazzali della logistica. In altre regioni, dove non sono ancora state introdotte regole puntuali e vincolanti, sono state suggerite solo misure di prevenzione per le aziende. Le raccomandazioni comprendono la revisione degli orari di lavoro, l’aumento delle pause in zone ombreggiate, una maggiore distribuzione di acqua e la riorganizzazione dei turni per prevedere interruzioni più frequenti. È il sito www.worklimate.it a fornire previsioni specifiche per vari settori lavorativi, consentendo un monitoraggio puntuale delle giornate ad “alto rischio”. La piattaforma, sviluppata dal Consiglio nazionale e dall’Inail nell'ambito di un progetto scientifico che studia l’impatto dello stress termico ambientale sui lavoratori, si basa sull’indice Wbgt (Wet bulb globe temperature), uno standard riconosciuto a livello internazionale per la valutazione del rischio da calore, ideato negli anni Cinquanta per monitorare lo stress termico nei campi di addestramento militari statunitensi. Se la propria area geografica appare sulla mappa colorata in rosso, vuole dire che momentaneamente è in corso un periodo di “alto rischio” di stress termico e che è necessario applicare le misure protettive decise dalle ordinanze. Il sito indica inoltre diverse variabili per personalizzare le previsioni: scenario di esposizione al lavoro al sole, caratteristiche fisiche individuali del lavoratore come altezza e peso, oltre al tipo di abbigliamento protettivo utilizzato durante l’attività lavorativa.

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