Italia - Decreto Sostegni Bis, nuovo bonus di 1000 euro per le Partite IVA

Nuovi aiuti economici per la categoria: chi può richiederlo e come fare domanda per ottenere il contributo a fondo perduto

Redazione 30/06/2021 17:48

Per sostenere i lavoratori penalizzati dall’emergenza sanitaria il Decreto Sostegni Bis ha concesso nuovi aiuti economici: sono in arrivo altri 1000 euro per le Partite IVA. In totale ammontano a 20 milioni di euro i sussidi stanziati per la categoria nel 2021. 
 
A chi è rivolto il contributo
Nel dettaglio, la nuova somma di mille euro è un contributo a fondo perduto per le start up e le imprese che abbiano attivato la Partita IVA nel 2018. Si tratta di quei lavoratori che non avevano diritto al sussidio previsto dal Bonus fino a 150mila euro (quello cioè rivolto ad aziende e professionisti) poiché non in possesso dei requisiti per ottenerlo. 
 
Chi può richiederlo
Ecco i requisiti per fare domanda del bonus da 1000 euro:
• Essere residenti o stabiliti in Italia 
• Aver attivato la Partita IVA tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2018
• Aver iniziato l’attività d’impresa nel corso del 2019, in base alle risultanze del Registro delle imprese tenuto presso Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura
• Aver ottenuto un fatturato non superiore a 10 milioni di euro per il 2019
 
Come fare domanda
Con ogni probabilità la modalità di richiesta della somma sarà simile a quella già in vigore per richiedere il bonus Partite IVA e professionisti, quindi per via telematica da presentare all’Agenzia delle Entrate. L’utente accede al canale telematico Entratel/Fisconline raggiungibile dal sito dell’Agenzia Entrate o alla piattaforma Sogei (accessibile dallo stesso tramite il portale Fatture e Corrispettivi, nella sezione Contributo a fondo perduto) tramite SPID (Sistema Pubblico dell’Identità Digitale), CIE (Carta di Identità Elettronica), CNS (Carta Nazionale dei Servizi) oppure Entratel.
In ogni caso, gli aventi diritto al nuovo contributo di 1000 euro per le Partite IVA devono seguire le indicazioni del prossimo decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze. 

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