Nelle prossime ore il Comitato Tecnico Scientifico si riunirà per definire le nuove linee guida per la riapertura dell’Italia. Tra mercoledì e giovedì, invece, il tavolo di confronto con le regioni per calendarizzare le decisioni del decreto e fissare le regole per le prossime settimane. Al momento, comunque, sembra confermato quanto detto dal Presidente Mario Draghi che ha bloccato molte delle idee messe sul piatto dal centrodestra e dalle regioni stesse.

Tra i provvedimenti “temporaneamente” messi in pausa c’è quello di posticipare il coprifuoco, quello che riguarda l’apertura dei locali al chiuso in zona gialla e la richiesta di rivedere il ritorno a scuola per il 26 se prima non si interverrà sui trasporti pubblici.

 

Intanto il CTS dovrebbe dare le prime indicazioni anche per il pass che dovrebbe servire per spostarsi nelle regioni di colore diverso ma anche per assistere ad eventi dal vivo o andare al cinema. Comunque sembra che questo pass non sarà pronto prima del 26 di aprile, quindi per il momento restano in vigore le regole di sempre per lo spostamento verso le regioni rosse e arancioni tra cui: autocertificazione, certificazione vaccinale e esito negativo del tampone effettuato nelle 48 ore precedenti lo spostamento. Sull’ultimo punto, comunque, si discute ancora nel tentativo di abbassare o eliminare i costi del test che ricadono, ovviamente, sulle tasche dei cittadini.

 

Sembra inoltre che il pass dovrebbe essere simile al modello europeo e dovrebbe entrare in vigore tra giugno e luglio. Si sta cercando di capire il funzionamento di quello stabilito a livello europeo per adattarsi ad esso. L’ipotesi comunque è quella di un QR Code con tutte le informazioni del proprietario, al quale di dovrebbe poter accedere tramite l’App della Pubblica Amministrazione. Anche qui però stiamo parlando ancora di ipotesi e si attendono conferme da parte del Governo e del CTS, che potrebbe anche decidere di ripiegare sul certificato cartaceo o di utilizzare l’attuale tessera sanitaria.

 

Sono ancora molti i dubbi riguardo l’allentamento delle misure di contenimento del virus, soprattutto visti i timidi segnali di decrescita della curva dei contagi e della campagna vaccinale non ancora operativa al 100%. Le incognite più grandi riguardano il passaggio tra le regioni, le scuole e la ripresa di attività legate al mondo dello sport e dello spettacolo. Secondo gli esperti il “liberi tutti” è precoce e rischioso, ma il Governo sembra voglia schiacciare il piede sull’acceleratore anche tenendo ottimisticamente conto delle nuove dosi di vaccino in arrivo.

 

Ne sapremo di più nei prossimi giorni, nella speranza che si possa riaprire in sicurezza e che la campagna vaccinale dia i frutti sperati.