Italia - Covid, Figliuolo conferma vaccinazioni in vacanza e terza dose nel 2022

Vaccinazioni in vacanza e terza dose di Pfizer nel 2022, come si sta muovendo la macchina organizzativa per l'emergenza?

Fonte: Pixabay

Redazione 10/06/2021 10:46

Grazie alle pressioni delle Regioni, il Generale Figliuolo ha cambiato idea e torna a parlare della somministrazione del vaccino in vacanza. Certo la macchina organizzativa sta ancora studiando i tempi e i modi ma con buona possibilità la cosa dovrebbe concretizzarsi per chi soggiornerà per lunghi periodi in città diverse da quelle di residenza. E intanto il Generale scrive agli enti locali e nella lettera è possibile leggere: "laddove per eccezionali motivi dovesse rendersi necessaria la somministrazione della seconda dose a lavoratori e turisti che soggiornano al di fuori della Regione di residenza per un periodo di permanenza congruo questa struttura, qualora informata con adeguato preavviso, è disponibile al riequilibrio delle dosi da distribuire".
L’unico interrogativo al momento è quello di regolarizzare i flussi informativi e l’aggiornamento dei sistemi per le vaccinazioni fatte lontano dalla propria residenza, ma il Commissario all’Emergenza assicura che si sta lavorando anche per quello. Ovviamente molto dipenderà dai diretti interessati che dovranno avvisare l’ente di competenza per poter essere registrato all’anagrafe vaccinale nazionale. Ancora molta teoria, insomma, per la quale si cerca una soluzione in tempi brevi. Certo non si parla di numeri giganteschi data l’ampia percentuale di vaccinati ma comunque il vero problema potrebbe porsi ad agosto, quando ci sarà un maggior afflusso di vacanzieri. In teoria il problema non dovrebbe essere insormontabile grazie anche al grande afflusso di dosi di vaccino nei prossimi mesi, ma spaventa l’organizzazione e il sistema centralizzato.
La terza dose di Pfizer da gennaio 2022?
Ci sono ancora molti dubbi legati all’immunità e alla durata effettiva del vaccino ma gli scienziati presumo che durerà almeno un anno. L’ipotesi più accreditata, comunque, è quella di partire già a gennaio 2022 con la terza dose. Ancora sono al vaglio diverse ipotesi ma si parla già di dismettere i grandi hub vaccinali (non appena una fetta importante di popolazione sarà ovviamente vaccinata) e passare a una gestione più “territoriale” con farmacie, medici di famiglia e pediatri. Secondo l’EMA è ancora prematura parlare dei dettagli tecnici ma Figliuolo non vuole correre rischi e vuole arrivare preparato al prossimo anno.
 
E per quanto riguarda “chi” sarà il prescelto per la terza dose di Pfizer, gli esperti stanno valutando sia la fornitura di vaccini e si l’eventuale stop di AstraZeneda e Johnson&Johnson per gli under 50, che potrebbe mettere in crisi la campagna vaccinale.
La terza dose, comunque, dovrebbe servire per il contrasto delle varianti che, al momento, sembrano rappresentare la vera minaccia; gli esperti stanno ancora valutando se “modificare” il vaccino per le prossime produzioni o se optare per la terza dose partendo da anziani, persone fragili e lavoratori a rischio, ma è ancora tutto in forse.
 

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