Italia - Chiara Ferragni partecipa al Festival della Filosofia: parlerà dell'"arte" degli influencer

L'imprenditrice digitale nella tre giorni che si svolge a Modena sarà al fianco di Massimo Cacciari, Federico Rampini e Massimo Recalcati

Fonte: Instagram

Redazione 17/09/2021 12:04

Chiara Ferragni aprirà la tre giorni dedicata al Festival della Filosofia in programma da oggi fino a domenica 19 settembre. L'influencer sarà dunque al fianco di Federico Rampini che all'evento di Modena presenterà il suo libro sulla Cina, lo psicanalista Massimo Recalcati con "Fughe dalla libertà", il filosofo Massimo Cacciari che farà una lezione dal titolo "Libertà vo cercando". 
 
Chiara Ferragni e la filosofia degli influencer
Sono in molti a chiedersi: cosa c'entra la figura dell'imprenditrice digitale da 24 milioni di follower con la filosofia? La Ferragni parlerà proprio della "filosofia degli influencer". Con il suo brand Ferragnez, nato insieme al marito Fedez, e i contratti milionari con gli sponsor (l'ultimo è Safilo per indossare gli occhiali griffati), la manager del web, mamma di Leone e Vittoria, è certamente un'esperta nel coinvolgere i giovani nelle sue mille attività imprenditoriali. Tra le ultime anche la partnership con Morellato, il suo caffè brandizzato Nespresso, e la collaborazione con Tod's, di cui la Ferragni è un membro del cda. 
 
Ad anticipare l'intervento di Chiara è la relazione di Barbara Carnevali, directrice d'études presso l'Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi e membro del comitato scientifico del festival. La studiosa milanese sulla filosofia degli influencer ha detto: "Riflettiamo su quelle qualità misteriose che chiamiamo fascino, glamour, chic, charme, che ci fanno attribuire a determinate persone, oggetti o ambienti un'aura di affascinante superiorità e che vengono percepite, prodotte, manipolate e riprodotte mediaticamente. Poiché la produzione dell'aura si compie in modo artificiale, con mezzi estetici e attraverso specifiche 'arti', la filosofia del prestigio si interessa in particolare alle tecniche con cui si impara a nobilitare le apparenze a livello sia amatoriale che professionale: dalla cosmesi alla pubblicità, dal marketing alla moda, dalla buona educazione alla propaganda".
 
La paranoia, una malattia sociale
Non tutto però è "rose e fiori" nell'epoca dei social: "L'altra faccia di questo fenomeno è la paranoia - spiega Carnevali - Il risvolto negativo della vanità da socialità continua è il timore paranoico: cosa pensano gli altri di me, cosa vedono, cosa immaginano? E dunque anche: cosa stanno tramando? È la sindrome da Grande Fratello, data dalla coscienza di essere sempre esposti in pubblico, e dunque maggiormente vulnerabili". La studiosa osserva: "La malattia sociale specifica di oggi è appunto la paranoia che però, attenzione, non è delirio privo di fondamento, ma rivela qualcosa di concreto e reale: ogni personaggio pubblico è estremamente esposto: esiste per come appare e la sua immagine può essere distrutta da un momento all'altro".

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