Italia - Cannes, ovazione per "Tre piani" di Nanni Moretti: dopo 20 anni è pronto a bissare?

Nel 2001 vinse la Palma d'Oro con "La Stanza del figlio". Undici minuti di applausi per il nuovo film del regista romano con un cast d'eccezione

Fonte: Instagram

Redazione 12/07/2021 11:03

A 20 anni dalla Palma d’Oro per “La stanza del figlio”, Cannes torna a battere le mani a Nanni Moretti: una vera e propria ovazione e 11 lunghi minuti di applausi hanno accompagnato la visione di “Tre piani”, film con cui il regista romano torna in concorso al Festival per l’ambito premio dedicato al cinema.
Al termine della proiezione l’intera sala era in piedi ad acclamare il cast composto da Margherita Buy, Alba Rohrwacher, Riccardo Scamarcio, Adriano Giannini. Plauso anche per i produttori Domenico Procacci di Fandango e Paolo Del Brocco di RAI Cinema.
 
Il dramma dei legami in "Tre piani"
Mariti infedeli, padri tossici, donne che amano troppo e fantasmi della borghesia: questi i temi attorno ai quali ruota il lungometraggio di Nanni Moretti che concorre alla Palma d’Oro. Il film è un adattamento del romanzo omonimo di Eshkol Nevo, ambientato a Tel Aviv. Ogni azione che accade nella storia raccontata da Moretti avrà una conseguenza e costringerà i suoi protagonisti borghesi a lasciare la loro “comfort zone” per mettersi davvero in gioco superando la paura e il senso di colpa.  
 
20 anni fa “La Stanza del figlio
Il racconto della morte e il dolore per la perdita di un figlio conquistarono 20 anni fa i giurati del Festival di Cannes. Un melodramma quello de “La Stanza del figlio” che valse al regista di “Bianca” la Palma d’Oro. Un cast d’eccezione composto oltre che da Nanni Moretti, dalle bravissime Laura Morante, Jasmine Trinca. E poi Giuseppe Sanfelice, Sofia Vigliar, Renato Scarpa, Roberto Nobile, Silvio Orlando e Stefano Accorsi. De “La stanza del figlio” si ricorda anche la colonna sonora: oltre alle musiche di Nicola Piovani, “Insieme a te non ci sto più” di Caterina Caselli; “By this river” di Brian Eno, “Siamo gli eroi”, scritta da Alfredo Rizzo e Roberto Righini e cantata da Paola Turci. 

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