Compleanno a cifra tonda per Bob Dylan, il menestrello di Duluth, uno dei più grandi artisti di tutti i tempi. Poeta del rock, ribelle e credente, compositore impegnato, raffinato e coltissimo, Dylan è l'artista più completo e sfuggente di sempre. Premio Nobel nel 2016, vanta oltre 60 anni di carriera musicale e molte anime: blues, folk, gospel, rock. 

 

Leggenda della musica, tutt'uno con l'identità dell'America del ventesimo secolo, che ha contribuito a scandagliare e, in un certo senso, anche a creare. Nessuno come Dylan ha saputo leggere le inquietudini dell'animo dell'uomo e del mondo contemporaneo profondamente segnato dalle guerre, perso tra gli interrogativi del presente e del futuro. Interprete ineguagliabile, apparve sulla scena newyorkese come una presenza familiare, quasi la sua voce fosse sempre esistita, esibendosi fin dagli inizi con un canto che scavava nelle radici profonde dell'America. Musicista dai mille volti, sempre capace di reinventarsi per un bisogno creativo incolmabile, la sua poliedricità è stata emblematicamente fissata su pellicola nel film “Io non sono qui” di Todd Haynes in cui Dylan è interpretato da diversi attori ed attrici proprio a sottolineare l'impossibilità di ridurre il protagonista ad un unico volto.

 

Difficile fare una sintesi della sconfinata produzione musicale di Bob Dylan. Con una discografia di 39 album in studio, 12 live album, oltre 90 singoli e più di 50 video, è uno degli artisti più prolifici di tutti i tempi. Numerosissimi i riconoscimenti tra cui il clamoroso premio Nobel per la letteratura che l'artista ha ritirato solo dopo molto tempo.

 

Durante la pandemia aveva rilasciato a sorpresa il brano “Murder Must Foul”, lungo oltre 15 minuti, un ringraziamento ai fan che lo hanno sostenuto nel corso della sua lunga carriera. Il singolo è stato poi inserito nell'album “Rough and Rowdy Ways”, pubblicato nel Giugno 2020 con ottime recensioni: secondo i critici, è uno dei suoi migliori dischi.