Italia - Benzina, stop ai rincari: ora c'è l'accordo tra i produttori dell'oro nero

L'Opec plus riunisce i Paesi produttori di petrolio che hanno stretto un'intesa per aumentare la produzione e frenare così l'aumento del prezzo

Redazione 19/07/2021 11:48

Contro la stangata dei mesi scorsi sul caro benzina-diesel, i Paesi produttori di petrolio hanno trovato un accordo per non farsi trovare impreparati di fronte alla crescita della domanda ed alzare così i livelli di forniture a 400mila barili al giorno. E' questa la decisione raggiunta dall’Opec plus che riunisce sotto la sua ala membri quali Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Russia, Iraq e Kuwait: tutti potranno disporre di una base di produzione più alta, punto di partenza da cui vengono stabiliti gli obiettivi di ogni Paese. La notizia arriva in un momento che vede l'Europa puntare alla rivoluzione Green per un futuro a zero emissioni
 
Come funziona l'accordo
L'accordo raggiunto è valido fino al termine del 2022 e prevede che da agosto a fine anno l’offerta viene incrementata di circa 2 milioni di barili. Con questa modalità si potrebbe scongiurare una guerra dei prezzi tra i Paesi. Negli ultimi 6 anni i rincari del carburante si sono fatti sentire nelle tasche degli italiani e non solo. Solo nel nostro Paese il costo ha raggiunto il suo apice da tre anni a questa parte: a giugno la benzina è arrivata a 1,65 euro al litro e il diesel a 1,508 euro al litro. Si tratta di un aumento del 17,5% in più rispetto allo stesso periodo del 2020.
 
Gli effetti del Covid
Nel comunicato dell'Opec plus, stilato al termine della riunione, si legge che "si è preso atto del continuo rafforzamento dei fondamentali del mercato, con la domanda di petrolio che mostra chiari segni di miglioramento". Durante i mesi più duri di pandemia e lockdown, i Paesi si sono trovati a dover ridurre la produzione dell'oro nero di quasi 10 milioni di barili al giorno. Solo con la graduale riapertura dell’economia mondiale si è tornati alla normalità: ci sarebbero ad oggi ancora 5,8 milioni di barili bloccati ma si punta ad immetterli di nuovo sul mercato entro fine 2022.
 

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