Italia - Battesimi a figli di coppie gay: la conferma del Papa

Le decisione di Papa Francesco riguarda anche il poter essere madrina o padrino e testimone di matrimonio

Fonte: Instagram - Autore: franciscus

Redazione 10/11/2023 09:13

Papa Francesco fin dall'inizio del suo magstero si sta impegnando per abbattere tutte quelle "dogane pastorali" che hanno caraterizzato la Chiesa cattolica per secoli. Il Dicastero per la Dottrina ha infatti ufficializzato che anche le persone transgender o figlie di una coppia omosessuale o nate da una maternità surrogata potranno ricevere il battesimo. Allo stesso modo saranno libere di essere madrina o padrino e testimone di un matrimonio.
  La promessa di Papa Francesco
Il Papa aveva già anticipato la sua decisione lo scorso 3 agosto durante la Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona: "Amici, vorrei essere chiaro con voi: nella Chiesa c’è spazio per tutti! Nessuno è inutile, nessuno è superfluo, c’è spazio per tutti. Così come siamo. Tutti, tutti, tutti". Delle parole che sono state rese ufficiali dalle risposte pubblicate sul sito vaticano del Dicastero della Dottrina della fede ad un vescovo brasiliano, José Negri di Santo Amaro. Sul battesimo per una persona transgender ad esempio la Chiesa dice: "Può essere battezzata alle medesime condizioni degli altri fedeli a meno che non vi siano situazioni in cui c’è il rischio di generare pubblico scandalo o disorientamento nei fedeli".
  La risposte della Chiesa
Sul battesimo la Chiesa ha quindi fissato una regola fondamentale, ricordando le parole del Papa: "Nemmeno le porte dei Sacramenti si dovrebbero chiudere per una ragione qualsiasi. Questo vale soprattutto quando si tratta di quel sacramento che è 'la porta', il Battesimo. La Chiesa non è una dogana, è la casa paterna dove c’è posto per ciascuno con la sua vita faticosa. Perché il bambino venga battezzato ci deve essere la fondata speranza che sarà educato nella religione cattolica". Sul fatto che una persona transgender o omosessuale sia invece madrina o padrino o testimone di un matrimonio, la Chiesa si esprime così: "Non costituendo tale compito un diritto, la prudenza pastorale esige che esso non venga consentito qualora si verificasse pericolo di scandalo. non c’è nulla nella vigente legislazione canonica universale che proibisca ad una persona transgender di essere testimone di un matrimonio".

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