“Dal prossimo 18 ottobre tutti gli autovelox installati lungo le strade italiane potrebbero essere spenti” è l'avviso che arriva oggi, giovedì 14 agosto, dal Codacons, che sottolinea anche che “la situazione paradossale è stata determinata a causa di ritardi, leggi macchinose e inutili complicazioni burocratiche”. Manca così meno di una settimana alla data del 19 agosto che determinerà se gli autovelox funzioneranno ancora o se verranno disattivati poco dopo la metà di ottobre. Si attende ora un possibile decreto attuativo che possa chiudere quella che può apparire una falla aperta nella normativa italiana sull’utilizzo dei dispositivi fissi di rilevazione della velocità. L'associazione evidenzia: “Il decreto che come noto era finalizzato a garantire maggiore trasparenza circa l’utilizzo degli apparecchi di rilevazione automatica della velocità, stabilisce l’obbligo in capo a Comuni, Province e Regioni, di censire e comunicare al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti tutti i dispositivi autovelox presenti sui rispettivi territori, per la pubblicazione nell'apposita sezione del portale telematico istituzionale dello stesso ministero. Gli enti locali devono comunicare non solo la localizzazione e i dati tecnici di ogni apparecchio, ma anche le informazioni relative alla conformità, al modello e all’omologazione. Una comunicazione che, secondo il decreto, 'è condizione necessaria ai fini del legittimo utilizzo delle apparecchiature': in altre parole, i comuni che non forniranno i dati non potranno più utilizzare gli autovelox sul proprio territorio”. Tale obbligo da parte degli enti locali, pur volendo, non può essere effettuato in quanto manca la misura che fornisca loro il modulo digitale indispensabile per comunicare i dati richiesti. Il Codacons conclude: “Essendo il modulo da adattare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del Decreto Infrastrutture. Questo significa che il Ministero ha tempo fino al prossimo 19 agosto per varare il decreto attuativo, essendo la legge entrata in vigore lo scorso 20 luglio. A partire dalla pubblicazione del modulo digitale, gli enti locali avranno poi 60 giorni di tempo per comunicare al Mit i dati sugli autovelox, e chi non lo farà non potrà più utilizzare gli apparecchi di rilevamento della velocità”.