Secondo i nuovi dati della Public Health England (PHE), il vaccino Vaxzevria (AstraZeneca) offre alti livelli di protezione contro la Variante Delta, meglio nota come Variante Indiana. A rendere noti i dati il team di scienziati che si è occupata del vaccino e che ha rilevato una protezione del 92% a fronte delle due dosi inoculate. Da questi dati sembra che sempre meno persone finiscano in ospedale a causa della Variante Delta e sembra anche che non ci siano stati decessi. In questo caso il condizionale è d’obbligo visto che si tratta ancora di dati in pre-print che devono essere sottoposti al vaglio dell’autorità scientifica.

Il vaccino comunque ha dimostrato anche un alto tasso di efficacia contro la variante inglese, con circa l’86% di ricoveri in meno e nessun decesso. Lo stesso discorso dovrebbe essere valido in caso di mix di più vaccini. 

L’azienda conferma che i dati suggeriscono un’incoraggiante efficacia del vaccino contro le varianti che innescherebbe una risposta significativa delle cellule. Questo dovrebbe voler dire una protezione maggiore e più duratura, con un drastica riduzione delle complicazioni più severe al Covid-19.  Questi dati hanno riguardato oltre 14mila casi della Variante Delta, con 166 ricoveri tra il 12 aprile e il 4 giugno. A fronte di questi ricoveri la casa farmaceutica avrebbe elaborato i dati di cui sopra, sottolineando anche come l’inoculazione di entrambe le dosi di siero sia molto più efficace nel contrasto del virus.

Secondo i primi studi sembra che il vaccino continuerà ad avere un impatto moto significativo nella lotta al virus e dovrebbe ridurre il sovraccarico delle strutture ospedaliere nei prossimi mesi. Dato l’aumento preoccupante di casi di Variante Delta nel Regno Unito, non stupisce che gli scienziati facciano appello a tutto il mondo di continuare a mantenere alta la guardia e di continuare con la campagna vaccinale nonostante i dubbi e le paure su AstraZeneca.