Italia - Asti ricorda Ottolenghi, il creatore della Polizia scientifica

Medico di origini astigiane è stato il fondatore della Scuola di Polizia Scientifica Italiana e pioniere nell'adozione di metodi di indagine moderni e

09/10/2018 14:26

La Polizia di Stato ad Asti commemora, con diversi eventi, colui che è ritenuto il fondatore della Polizia Scientifica, Salvatore Ottolenghi. Medico di origini astigiane Ottolenghi è stato il fondatore della Scuola di Polizia Scientifica Italiana e pioniere nell'adozione di metodi di indagine moderni e scientifici. Il primo appuntamento si è svolto questa mattina alla presenza del capo della Polizia Franco Gabrielli che ha inaugurato la mostra fotografica “Frammenti di storia”, un viaggio nel tempo fino ai nostri giorni attraverso le impronte, le immagini e i sopralluoghi della Polizia Scientifica.
 
L’inaugurazione è stata preceduta da un convegno dal titolo  “La Polizia Scientifica tra la dattiloscopia di Ottolenghi e i nuovi traguardi tecnologici”, a cui hanno preso parte le autorità locali, i questori e i dirigenti delle specialità della Polizia di Stato in servizio Piemonte e una rappresentanza di studenti del Liceo classico “Vittorio Alfieri”. Durante l’incontro il direttore centrale Anticrimine Vittorio Rizzi si è soffermato sulle figure di spicco che negli anni hanno permesso lo sviluppo della Polizia Scientifica, mentre il direttore tecnico della Polizia di Stato Gianpaolo Zambonini ha illustrato le frontiere raggiunte con le nuove tecnologie al servizio delle indagini.
 
Il capo della Polizia Franco Gabrielli nel suo intervento ha detto che ”La Polizia scientifica è un’eccellenza della nostra Amministrazione, è nata in casa nostra e nel corso del tempo è sempre stata una presenza importante e significativa”. Parlando di Ottolenghi ha detto che “Rrappresenta il meglio di quello che noi siamo”. Gli interventi sono stati moderati dal direttore del quotidiano “La Stampa” Maurizio Molinari, che ha posto l’attenzione sui momenti più drammatici della storia d’Italia illustrati nei pannelli della mostra: l’omicidio di Giacomo Matteotti, le stragi di piazza Fontana, di piazza della Loggia e dell’Italicus, il ritrovamento di Aldo Moro, e le stragi di Capaci e via d’Amelio.
 
La mostra fotografica sarà visitabile fino al 13 ottobre, con ingresso gratuito dalle 10 alle 18, presso il Museo dei fossili del Palazzo del Michelerio; all’interno dello spazio espositivo sarà esposto anche il “Fullback”, della Scientifica un veicolo moderno e tecnologicamente avanzato per i rilievi tecnici della scena del crimine. Il prefetto Gabrielli, a conclusione degli eventi della mattinata, ha incontrato in questura i funzionari ed una rappresentanza del personale anche degli uffici e reparti della provincia, e delle organizzazioni sindacali.

c.s.

Notizie interessanti:

Vedi altro