Italia - Allo stadio solo se vaccinati, il governo punta a incentivi per gli scettici

Ministero della Salute e Cts valutano le ipotesi per convincere gli indecisi: niente concerti ed eventi per chi non si immunizza

Redazione 24/05/2021 12:00

Incentivi per convincere chi ancora non si è vaccinato contro il Covid. Se negli Stati Uniti d’America gli scettici sono stati attirati con birre, lotterie a premi e marijuana, in Italia si punta all’accesso negli stadi e ad eventi. In pratica, chi non si vaccina non potrà guardare la partita della squadra del cuore dal vivo e nemmeno accedere ai concerti. E’ questa l’ipotesi del governo su cui dovranno pronunciarsi Ministero della Salute e Comitato tecnico scientifico. "Oggi ancora non si può fare - spiega Fabio Ciciliano, componente del Cts - perché sarebbe ingiusto, ancora non ci sono dosi sufficienti per chiunque sia disponibile a vaccinarsi".
 
Preoccupa la copertura vaccinale
In una fase che vede accelerare la campagna vaccinale a passo spedito, il timore è che possa rallentare con l’arrivo dell’estate. "Servirà una campagna di sensibilizzazione, bisognerà convincere gli italiani a vaccinarsi. Ma dovremo rivolgerci ai giovani, servirebbero testimonial vicini a loro, come i Maneskin", osserva Ciciliano. Occhi puntati soprattutto sul 30 settembre, data in cui l’obiettivo del Ministero della Salute è la copertura vaccinale del 70% degli italiani. Obiettivo che, se raggiunto, potrebbe ridurre il rischio di una nuova ondata di contagi in autunno, periodo che lo scorso anno ha visto un incremento di nuovi casi. 
 
C’è poi il fattore immunità: per quanto tempo il vaccino garantisce una copertura dal virus?  
Gli ultimi studi parlano di un periodo di 9 mesi, ma sono sempre ipotesi su cui la comunità scientifica continua a lavorare. Ecco perché entro settembre sarà fondamentale avere una grande percentuale di persone a cui è stato somministrato il vaccino.  
 
Giovani, si teme scarsa adesione al vaccino
In particolare, a preoccupare sono i mesi di luglio e agosto, ovvero quando sarà il turno dei più giovani sottoporsi alla vaccinazione. Data la fascia d’età, si preannuncia scarsa l’adesione. Per il Cts "bisogna intervenire prima" perché "a settembre se prenderemo atto che il traguardo del 70% è troppo lontano sarà già troppo tardi". Tra le ipotesi anche l'obbligatorietà del vaccino, ma resta per ora la strada più difficile.
 
Si punta quindi sugli incentivi come il divieto di accedere ad eventi, compreso lo stadio, se non si è vaccinati. Tutto potrebbe cambiare però nell’arco temporale di due mesi. La stessa modalità del Green Pass potrà essere vincolata dall’effettuazione del vaccino. In pratica non vige l’obbligatorietà, ma l’accesso a stadi, concerti e aerei per viaggiare si potrebbe concedere solo agli immunizzati. C’è poi lo scoglio del vaccino Pfizer anche per la fascia 12-15 anni su cui si pronuncerà l’Ema a breve: in questo caso conterà molto l’appoggio delle famiglie, anche per consentire agli adolescenti di tornare a scuola in sicurezza. 

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