Italia - Addio ai glitter: vietati in tutta Europa

Considerando che la dispersione queste sostanze comporta un impatto drammatico sulla salute degli ecosistemi, la normativa punta a ridurre le microplastiche del 30% entro il 2030

Fonte: Canva

Redazione 27/10/2023 16:44

Dal 15 ottobre tutti i prodotti glitterati non possono più essere commercializzati in Europa. La decisione dell'Unione Europea serve per combattere la dispersione di microplastiche, alquanto dannose per l’ambiente. A qualche giorno dall’entrata in vigore del provvedimento, ancora troppi venditori, online e non, continuano a non adeguarsi alla nuova normativa.
  La necessaria riduzione delle microplastiche
L’Agenzia europea per le sostanze chimiche definisce le microplastiche come “inquinanti antropogenici emergenti”. Preoccupa infatti particolarmente quello che è il loro impatto generale sull’ambiente ma anche sulla salute umana: stando ad alcune inchieste di Altroconsumo, le microplastiche sarebbero infatti ormai presenti nell’acqua potabile delle fontanelle delle città come anche in tanti alimenti comuni, quali cozze o gamberi. L'Unione Europea, optando per una dimensione sempre più green, ha posto dunque una data limite alla dispersione delle microplastiche nell’ambiente: il 15 ottobre. La nuova normativa mira a ridurre del 30% le microplastiche entro il 2030.
  Secondo i test, i glitter sono ancora in vendita
I glitter, soprattutto quelli piccolissimi (tipici dei cosmetici, delle colle o delle decorazioni) destano da diverso preoccupazione per l’impatto generale sull’ambiente e, per questo motivo, devono sparire o quantomeno essere ridotti. In particolare il divieto riguarda tutte quelle particelle di polimeri sintetici inferiori a cinque millimetri che resistono alla degradazione. A qualche giorno dall'entrata in vigore del provvedimento, però, sono ancora troppi i negozi (online e non) che continuano a venderli. Per capirlo, Altroconsumo ha acquistato alcuni dei prodotti vietati sia in alcuni negozi fisici sia in alcuni store online come, Shein, Zalando, Amazon o Wish e, secondo le analisi, sono ancora troppi - purtroppo - i prodotti messi al bando dalla nuova direttiva Ue che sono ancora in vendita sui vari siti e negozi. 
 

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